N° 169 - Come profumare la casa seguendo la luce delle ore
Ci sono case che restano uguali a sé stesse, immobili nelle loro scie di profumo e ci sono case che cambiano pelle come facciamo noi, seguendo il ritmo delle ore, della luce e dei silenzi. Case che al mattino profumano di agrumi appena sbucciati e di un vento leggero che sembra arrivare da un giardino lontano, quando si apre la finestra e l’aria, nuova di zecca, trova spazio tra le stanze.
È in quell’ora lì, quando ancora tutto tace, che bastano poche note: la vivacità di un bergamotto, la punta luminosa di un limone o di uno yuzu che spinge la mente a svegliarsi piano. Qualcuno ama aggiungere un soffio di mirto, o la delicatezza di un fiore bianco che resta sospeso nell’aria: è come dire alla casa “ricominciamo”.
Poi arriva il giorno vero, pieno, fatto di passi, voci, oggetti spostati. Allora il profumo si fa un po’ più verde, più erbaceo. Scegliere una fragranza che mescoli il carattere ruvido di foglie aromatiche, un accenno di legno chiaro, un respiro di resina pulita aiuta a dare forma all’ordine, come un gesto segreto che rimette in fila i pensieri. C’è chi lo tiene in corridoio, chi su una mensola sopra la scrivania, chi dentro lo studio: un angolo di concentrazione che sa di macchia mediterranea, di erbe battute dal sole, di tempo che rallenta.
Quando la luce si abbassa, la casa sembra fermarsi per un attimo, come se trattenesse il fiato. È il momento di un profumo più rotondo, che accompagni senza appesantire. Qualcuno accende una candela morbida, che unisce un fiore gentile ad una base di legno chiaro, un muschio vegetale appena accennato, una punta calda che rassicura. Non serve esagerare: è una scia piccola, intima, come un segreto.
E poi c’è la sera. La sera ha bisogno di un profumo che chiuda la porta al mondo e spalanchi un rifugio. Note orientali asciutte, un’ombra di spezia, una resina luminosa, un’idea di ambra leggera o di legno più profondo. È il momento di ruotare i bastoncini di un diffusore, di accendere una candela con una fiamma bassa, di lasciarsi avvolgere dal silenzio.
Così il profumo diventa un alleato invisibile: non un oggetto da mostrare, ma un filo che tiene insieme le ore, le stanze, chi abita e chi torna. Basta poco, davvero: scegliere bene, ruotare i bastoncini ogni due o tre giorni, cambiare stanza di tanto in tanto. Regalarsi il lusso di un’atmosfera che accompagna e consola.
Perché la verità è questa: non serve dire molto, quando è la casa a parlare. E ad ogni ora, se lo desideriamo, può raccontare una storia nuova.
Scritto da Adele