N° 174 - Un profumo per ogni finestra

Non è solo la stanza a suggerire il profumo: può farlo anche la finestra, perché ogni apertura verso l’esterno è una soglia da attraversare con l’olfatto. Non tutte danno sullo stesso paesaggio, non tutte ricevono la stessa luce o la stessa brezza. E allora perché non scegliere le fragranze partendo proprio da lì?

C’è la finestra che guarda il giardino del vicino, quello un po’ trascurato ma pieno di erbe alte e fiori selvatici. Da lì entra un odore verde, spontaneo, irregolare. Scegli un profumo che ci dialoghi: note aromatiche, un accenno di rosmarino, qualcosa che sembri appena raccolto. Lascia il diffusore in un punto discreto, e lascia che l’aria faccia il resto.

C’è quella che affaccia sulla strada: palazzi, traffico, voci lontane. Qui serve una fragranza più netta, che protegga e definisca. Un fondo legnoso, un cuore resinoso, magari un tocco balsamico: qualcosa che isoli senza chiudere, che dia struttura allo spazio. Poi c’è la finestra che si apre sul silenzio. Un cortile interno, un tetto piano, un campo lasciato incolto. Qui puoi permetterti la delicatezza: una scia floreale, un soffio talcato, un profumo che accompagni la quiete invece di alterarla.

E se vuoi intensificare questa connessione tra dentro e fuori, posiziona il diffusore accanto alla tenda scegliendo fragranze leggere al mattino e più profonde alla sera, per assecondare il ritmo della luce. Perché quando la casa dialoga con ciò che la circonda, tutto si fa più armonico ed anche un profumo può diventare una soglia: invisibile, ma capace di farci sentire dentro — e fuori — nello stesso momento.

Scritto da Adele

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